Ho ringraziato il Sindaco di Udine per il suo Manifesto (lo si può leggere su Il Domani d’Italia) con il quale esalta un riformismo – radicato nei territori – che ama propriamente definire “democratico e comunitario”.
Noi siamo legati alla lezione di Sturzo. Il Partito popolare non nacque nei laboratori di politologia né fu la proiezione di scelte ecclesiastiche; al contrario, ebbe origine nel confronto sui problemi delle comunità, mettendo “a terra” un nuovo programma municipalistico. A Caltagirone, in qualità di Pro Sindaco, Sturzo mise in pratica gli ideali della prima democrazia cristiana.
Con il Sindaco De Toni va esteso a livello nazionale il disegno che per adesso, in modo serio, ha preso forma nella realtà udinese. Dobbiamo valutare come favorire un dialogo a più voci, dando una prospettiva ancora più ampia e robusta alle idee del Manifesto che il Sindaco ci propone. Gli amici di “Tempi Nuovi” si sentono coinvolti in questa opera di ricostruzione del riformismo di matrice comunitaria e popolare. Dopo l’estate, senza indugio, organizziamo un incontro a Roma: sono sicuro che le adesioni non mancheranno, come del resto non sono mancate, venerdì scorso, al convegno alla Bonus Pastor.
C’è molto lavoro da fare, ma non ci manca la voglia…di farlo.